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domenica 5 luglio 2020

DUEMILAVENTI-EVENTI

A fine febbraio di quest'anno (2020) c'è stata, in Italia e nel mondo, una pandemia dovuta al virus COVID 19, che ancora sta girando in altri Paesi del globo e che qui in Italia (ed Europa) ci ha lasciati chiusi in casa fino a giugno. Mentre scrivo tutto sembra essere ormai passato (o perlomeno il peggio) ma tornando indietro nei mesi e ripensando a tutto quello che è successo e che abbiamo dovuto vivere per cercare di non espandere maggiormente il virus, c'è da non crederci.
C'è da non crederci per chi non ha mai vissuto cose del genere, che forse solo nei film abbiamo visto: infatti mentre eravamo in piena epidemia ci sembrava di trovarci appunto in un film di fantascienza.
Abbiamo visto dalle tv moltissime persone morire, soprattutto i nostri cari vecchi, padri della vita per noi tutti. Li abbiamo visti morire da soli, senza che potessero avere un parente vicino, li abbiamo visti morire nel modo peggiore. 
Il COVID19 ha fatto moltissime vittime nel mondo.
Se ne potevano forse evitare, se avessimo avuto procedure indirizzate, ma questo virus (pare) ha colto di sorpresa il mondo occidentale e per i primi due mesi è stato terribile.
Alle sei di ogni pomeriggio l'Italia si univa in un coro unico, nel senso che si affacciavano tutti alla finestra cantando qualcosa per sdrammatizzare e per dare un aiuto alla speranza che tutto finisse presto. Ai balconi e alle finestre l'Italia ha messo un lenzuolo con disegnato un arcobaleno dove ha scritto "ANDRA' TUTTO BENE".
Io mi sono astenuta sia dal coro sia dallo slogan, perché fin dall'inizio si è capito che non tutto sarebbe andato bene, anzi. E così è stato, e forse i conti peggiori l'Italia li dovrà ancora fare, i danni della pandemia sono stati veramente tanti, moltissime persone hanno perso il lavoro, molte attività non hanno potuto riaprire, c'è stato un blocco che ha messo a terra il nostro Paese.
A Roma i ristoranti e i bar  più in voga non hanno potuto riaprire perché nel corso di questi mesi di fermo i debiti sono aumentati fino all'orlo del possibile.
E' triste tutto questo.
Si girava anche in strada con la mascherina, a fare la spesa o in qualunque negozio aperto (solo farmacie e generi di importanza primaria) dovevi entrare anche con i guanti.
Terribile.
Siamo a luglio, tutte le attività hanno potuto riaprire (quelle che hanno potuto farlo) ma si deve ancora entrare nei negozi con la mascherina, che in estate uccide il respiro. 
Ti misurano la temperatura in molti posti, e se per caso soffri di quella febbretta da stress che a molti arriva in certi casi di stanchezza, ti marchiano come COVID. 
E' terribile.
Ma quello che sto vedendo è che tutti vogliono riavere la normalità lasciata alla fine di febbraio, vogliono riavere la loro vita e soprattutto la libertà, tolta drasticamente quando non potevi uscire se non con un certificato che attestasse una motivazione seria.
Quello che sto vedendo è che comunque, se pandemia è stata, molti di noi l'hanno inconsapevolmente combattuta con gli anticorpi, "messi lì per questo", in fondo. Potrebbero fare gli esami a tutti e verificare, invece di pensare a un vaccino.
Non so, ma io sto dalla parte di coloro che vogliono poter scegliere.
E comunque...#iorestoacasa ci ha distrutti.
Come anno bisestile ...non c'è male.






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