FRANCESCO NUTI, l'attore che sorrideva con gli occhi, che ci faceva divertire e che s'era fatto voler bene, oggi non è più la stessa persona. Nel 2006 la sua vita ebbe un capovolgimento terribile ma lui, dopo un lungo coma, è tornato "a vivere". A sentirlo così sembra qualcosa col sapore di un miracolo. Ora, bisogna tenere conto che, le persone che cercano l'estasi dell'anima e che cadono in depressione sono proprio coloro che hanno "nostalgia di Casa" ( a buon intenditor...) . Sono le persone più sensibili, sono le più "buone", quelle che hanno lasciato dietro di sè odio e sentimenti negativi e che hanno un impellente bisogno d'amore. Questo bisogno d'amore viene indirizzato dall'Ego su diverse strade, su diversi settori della vita e magari Francesco lo aveva fatto cercando "amore" nel suo lavoro. Ma certamente anche in altri angoli nascosti della sua vita, che però sono sconosciuti. Francesco Nuti era ed è una persona "grande" che ha avuto "la sfortuna" di cadere nel labirinto dell'alcol. Doveva venire spronato, aiutato e non messo da parte. So per certo che il pubblico lo ama e durante i suoi anni di lontananza dallo schemo gli è stato vicino, me compresa. Francesco ci mancava. Francesco ci manca.
Ma Francesco è anche una persona che ha sofferto e come sempre purtroppo succede, la sofferenza degli altri viene mascherata dal buonismo per trarne profitto: guardando la trasmissione della D'Urso mi è venuta una gran rabbia.
NON AGGIUNGO ALTRO SE NON TRE PAROLE PER FRANCESCO:
"noi" ti vogliamo bene.
Laura Brustenga, 2010
Laura Brustenga, 2010
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