Playlist

mercoledì 28 dicembre 2011

BUON 2012

Manca davvero un soffio al 2012. Ci siamo. Sembrava così lontano...!
Il tempo passa in fretta, prima o poi tutto arriva.
E del 2012 si sono dette infinite cose.
A parte il fatto statisticamente e naturalmente approvato che per rinascere bisogna morire, io non mi aspetto catastrofi, semmai mi aspetto uno spostamento di coscienza in cui moltissime persone prenderanno atto di un ricordo insito in loro, si ricorderanno chi sono, da dove vengono e dove sono diretti. Non nei particolari, questo no, ma in generale si.
Nel 2012 Nettuno tornerà, dopo un tempo memorabile, "a Casa sua", nel segno dei Pesci: questo significa molto per l'umanità.
Per questo 2012 mi aspetto qualcosa di veramente grande, non dimenticando che si tratta anche di un anno bisestile!
Ok, affidiamoci alla Vita.
Per ora spedisco a tutto il mondo, telepaticamente, i miei più sinceri auguri
di fine anno.


BUON 2012 !




sabato 24 dicembre 2011

Che tempo fa a natale?

Mareggiata di natale, trombe d'aria di natale, qui al mare non ci facciamo mancare niente.
Solo che preferirei al massimo un natale con le stelle...di natale.

ElleBi


venerdì 9 dicembre 2011

Usare la tastiera

Qualche piccola delucidazione per simboli da mettere su facebook...o dove volete *__*

Per questo qui   ☼ dovete tenere premuto il tasto  " Alt " e contemporaneamente cliccare sulla tastierina a destra della vs. tastiera il numero " 1 " e poi il numero " 5 ".
Per questo qui    ♪ la stessa cosa, cambia solo il secondo numero, cliccate dunque prima l'1 e poi il 3.
Per questo qui    ♫ il secondo numero dopo l'1 sarà il " 4 ".
Per questo qui    ◄ stesso lavoro, i numeri sono " 1 " e  " 7 ".
Per questo qui     ►...  il numero " 1 " e il numero " 6 ".
Per questo qui     ↕ ...numeri " 1 " e " 8 ".
Per questo qui     © ... dovete cambiare anche il numero iniziale: non più " 1 " ma  "9", "5", "2".
Questi sono solo esempi, ora sbizzarritevi a cliccare tutti i numeri che volete per vedere cosa uscirà fuori.
Ma mi raccomando: da usare solo la tastierina a destra del computer altrimenti salta tutto *___*


ps: DIMENTICAVO il più importante!  Per questo qui...  ♥ "Alt" e "3" !

( altri esempi: ☺ ☻ ♠ ♣ ♦ ○ ◘ • ▬ ♂ ▒ þ ÿ } Ö { Ã î ╚ ñ  .........  

Lo riconosci?

Chi riesce a capire chi è ...è bravo

I NUMERI PER I CABALISTI EBRAICI

0 - E' il nulla. Tutto è ancora aperto ad ogni possibilità. Può indicare sottovalutazione di sè o un nuovo inizio.
1- Si riferisce al sognatore, alla sua individualità ma anche all'avvio di qualcosa, di un progetto o all'interno di una coppia.
2- Simboleggia il dualismo, la'mbivalenza che è in noi, il bene e il male; nel sogno genera spesso il dubbio perchè ci pone di fronte a due possibilità, a due alternative, duqnue al conflitto.
3.E' il numero perfetto perchè richiama alla Trinità. Simboleggia la famiglia ma anche la classica situazione "a triangolo".
4- Indica la stabilità delle cose e mentalità quadrata e razionale.
5- E' il numero dell'azione, che ci invita ad agire, a fare, a prendere in mano il nostro destino.
6- Simboleggia l'instabilità, il disquilibrio, l'associazione tra il bene e il male.
7- Numero magico per eccellenza. Esprime la fine di un ciclo, la compiutezza delle cose, la spiritualità.
8- Questo numero "fluido" e doppio rappresenta le situazioni non ben definite e quindi in evoluzione. Indica anche l'Infinito e l'unione sessuale.
9- E' anch'esso un numero perfetto poichè multiplo di tre. Nei sogni è spesso in relazione con la gravidanza.
10- Simboleggia l'uomo e la donna, la stabilità degli affetti, la legge morale, con riferimento ai dieci comandamenti.
11-Venendo dopo il 10, numero pieno e completo, questo numero rappresenta l'eccesso, un disordine, una confusione interiore.
12- Dodici come gli apostoli, come i segni zodiacali, come il periodo di dodici mesi, cioè l'anno.
13- La cristianità ne ha fatto un numero sfortunato per via dell'ultima cena di Gesù, ma anche prima portava il presentimento di eventi poco piacevoli.
17- E' stato considerato nefasto dai romani perchè cambiando la disposizione delle cifre che lo compongono ( XV11 ) si ottiene la parola VIXI,  HO VISSUTO, cioè "sono morto ". Ma al contrario, per moltissime popolazioni il 17 è un numero altamente magico e propiziatore di fortuna e protezione divina.
100- Ha un significato moltiplicatore: cento qualità, cento difetti, e così i suoi multipli 1000, 10.000, 100.000, 1.000.000. ...



( dal libro di Caterina Colosimo IL NUOVISSIMO LIBRO DEI SOGNI )

cabala

I ROBINSON su K2 / I ROBINSON OGGI

  L'ho già detto qualche tempo fa, ma voglio ribadirlo: su K2 la sera alle 23,00 trasmettono più puntate della divertentissima serie tv degli anni 80 I ROBINSON. E' un ottimo momento per rilassarsi, per una terapia pre-sonno assolutamente piacevole. Oggi i Robinson sembrano avere ancora una popolarità enorme, d'altra parte come potrebbe non essere così?
Ma da ieri a oggi...qualcosa ovviamente è cambiato, se non nella serie tv, nei protagonisti.
Vediamoli:

 CLIFF ROBINSON, il padre (Bill Cosby), a quell'epoca l'attore più pagato.


CLIFF ROBINSON

CLAIR ROBINSON, la madre (Phylicia Rashad)

  CLAIR ROBINSON

SANDRA ROBINSON la figlia maggiore (Sabrina Le Beauf)

SANDRA ROBINSON

THEO ROBINSON figlio (Malcolm-Jamal Warner)
 
THEO ROBINSON

DENISE ROBINSON figlia ( Lisa Bonet )

DENISE ROBINSON

 
VANESSA ROBINSON figlia (Tempestt Bledsoe)

VANESSA ROBINSON

RUDY ROBINSON figlia (Keshia Knight Pulliam)

RUDY ROBINSON
 
 

 ...ci sono inoltre altri personaggi molto simpatici, ma c'è OLIVIA, la figlia di Denise...che è assolutamente ECCEZIONALE!!!

 Sabrina Le Beauf
 Malcolm-Jamal Warner



ps: I ROBINSON vengono trasmessi anche sui canali 5038 e 5040
laura brustenga, luglio 2011

DECRETO BRUNETTA / LEGGE 104/ RIFORME

Su proposta dei ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, ieri mattina (9 giugno 2011) il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi dei dipendenti sia pubblici che privati, così come richiesto al Governo dal ‘collegato lavoro’ (Legge n. 183 del 4 novembre 2010). Le modifiche  introdotte ridefiniscono i criteri e le modalità per la loro fruizione e consentono di eliminare alcuni dubbi interpretativi sulle disposizioni vigenti fino ad oggi. Si tratta di un provvedimento che da un lato favorisce i lavoratori che ne fanno richiesta, dall’altro stabilisce importanti misure restrittive al fine di evitare abusi o illeciti.


  • L’articolo 2 del decreto legislativo stabilisce che la lavoratrice possa richiedere il rientro anticipato al lavoro in caso di aborto o morte prematura del bambino.
  • L’articolo 3 definisce il prolungamento del congedo parentale per i genitori di bambini disabili, sciogliendo inoltre alcuni dubbi interpretativi: per ogni minore con handicap in situazioni di gravità, uno dei due genitori ha il diritto al prolungamento del congedo parentale entro l’ottavo anno di vita del bambino; i genitori di bambini disabili possono fruire alternativamente del congedo (6 mesi la madre, 7 mesi il padre, 11 mesi se insieme), in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di complessivi tre anni; viene previsto un prolungamento del congedo anche nel caso in cui uno dei due genitori debba assistere il minore ricoverato a tempo pieno in istituti specializzati.
  • L’articolo 4 regolamenta invece il congedo per l’assistenza a un portatore di handicap grave. Il diritto a fruire dei permessi ex lege 104/1992 spetta a entrambi i genitori, anche adottivi, del bambino con handicap in situazione di gravità, che possono fruirne alternativamente, anche in maniera continuativa nell’ambito del mese. Nell’arco della vita lavorativa il congedo non può superare la durata complessiva di due anni per ciascuna persona portatrice di handicap. Durante il periodo di congedo, il richiedente ha inoltre diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione, contribuzione figurativa compresa. Tale periodo non rileva ai fini della maturazione delle ferie, della tredicesima mensilità e del trattamento di fine rapporto. Recependo le indicazioni della Corte costituzionale, viene inoltre stabilito un ordine di priorità tra i soggetti legittimati alla fruizione del congedo (coniuge, padre o madre, anche adottivi, figlio convivente, fratelli e sorelle) e le cause di impedimento che consentono loro di avanzare al livello ulteriore (mancanza, decesso o patologie invalidanti). La ratio di questa innovazione è quella di radicare la legittimazione alla fruizione del congedo in capo a quei soggetti che per vincolo legale e per grado di parentela si presume siano più vicini anche affettivamente alla persona disabile. Tale norma si colloca in un’ottica di contenimento degli abusi e della spesa, poiché, stabilendo un preciso ordine di priorità tra i legittimati  - derogabile solo in presenza di certe circostanze - vuole evitare che il congedo sia fruito da soggetti che non provvedono realmente all’assistenza della persona disabile. Al fine di garantire un’assistenza reale, si prevede che il congedo possa essere fruito anche se la persona disabile è ricoverata a tempo pieno e qualora i sanitari della struttura ne attestino l’esigenza.
  • L’articolo 5 disciplina invece il congedo straordinario per motivi di studio del pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca. É facoltà discrezionale dell’amministrazione concedere tale congedo anche ai dipendenti “contrattualizzati”. La sua fruizione viene comunque esclusa per i dipendenti che abbiano già ottenuto il titolo di dottore di ricerca e per quelli che abbiano fruito del congedo con l’iscrizione ai corsi di dottorato per almeno un anno accademico. Il dipendente che interrompe il rapporto di lavoro, nei due anni successivi al periodo di aspettativa, è tenuto a restituire gli emolumenti percepiti durante il congedo.
  • L’articolo 6 disciplina l’assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave. Il dipendente può infatti assistere anche più persone disabili ma solo se queste sono parenti entro il primo o secondo grado, nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Inoltre, chi assiste un disabile che vive a oltre 150 chilometri dal luogo di residenza deve fornire prova dei viaggi effettivamente sostenuti.
  • L’articolo 7 tratta invece il congedo per cure agli invalidi. Chiarisce che i lavoratori mutilati e gli invalidi civili (con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%) possano fruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per cure per un periodo non superiore a trenta giorni. A differenza del regime attuale, che prevede solo il diritto a fruire di un congedo, viene previsto espressamente che questo sia anche retribuito. Il lavoratore è comunque tenuto a documentare in maniera idonea l’avvenuta sottoposizione alle cure.  
  • L’articolo 8 disciplina la materia dei riposi in caso di adozione e affidamento, che va comunque applicata entro il primo anno dall’ingresso del minore nella famiglia, anziché entro il primo anno di vita del bambino. Nel caso dei dipendenti pubblici assegnati temporaneamente ad altra sede, la norma si applica entro i primi tre anni dall’ingresso del minore nella famiglia, indipendentemente dalla sua età.

FONTE:  MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE







argomento
Come era prima
come è adesso
Chi ne beneficia
I tre giorni di permesso possono essere riconosciuti al malato, oppure a un qualunque  parente entro il terzo grado (legge 104/92).
I tre giorni di permesso si riconoscono anche ai parenti entro il terzo grado solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona malata abbia più di 65 anni, oppure sia anch’egli affetto da handicap, oppure siano  deceduti.
Quanti
Vuoto interpretativo. La norma non specifica se più di un parente può godere dei privilegi concessi per assistere un malato. Alcune amministrazioni riconoscono i privilegi a più di un parente, altre no (legge 104/92).
I tre giorni di permesso non possono essere riconosciuti a più di una persona per assistere uno stesso familiare, a meno che non si tratti di due genitori per l'assistenza del figlio, che possono usufruirne alternativamente.
Scelta della sede di lavoro
Il genitore può scegliere di essere trasferito presso una sede di lavoro più vicina al proprio domicilio (legge 104/92).
Qualunque soggetto che gode dei benefici della norma può scegliere di essere trasferito presso la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere.
Revoca in caso di mancati requisiti
NON PRESENTE.
I benefici della legge 104 possono essere revocati in caso di mancanza dei "requisiti" accertata dal datore di lavoro o dall'INPS.
Assistenza ad un figlio maggiorenne
I genitori possono usufruire dei permessi per assistere un figlio maggiorenne solo se convivente o in condizioni di assistenza “continuativa ed esclusiva”. (legge 151/01)
Questo limite viene cancellato.
Assistenza di parenti non conviventi
La legge 104 concedeva i benefici per l’assistenza solo ai genitori o parenti conviventi; la legge 53/2000 li concedeva anche ai parenti e affini non conviventi.
Questa ambiguità viene cancellata. E per quanto riguarda i tre giorni di permesso mensili non si fa più alcun riferimento alla convivenza.

Inoltre:
  • Entro il 31 marzo di ogni anno le amministrazioni pubbliche dovranno comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica i nominativi dei lavoratori che godono dei diritti della legge 104, specificando per "chi" essi godono dei permessi, il grado di parentela (lavoratore, figlio, genitore etc), e il comune di residenza.
  • Le amministrazioni pubbliche devono, inoltre, comunicare il numero complessivo di giorni e di ore fruiti da ciascun lavoratore nel corso dell'anno precedente e per ciascun mese.
  •  Il Dipartimento della Funzione pubblica provvederà a realizzare una banca dati (nel pieno rispetto delle norme sulla privacy) in cui confluiranno tutte queste informazioni custodite per massimo 24 mesi. Tutte le informazioni saranno soggette al trattamento informatico, per rilevare irregolarità e potranno essere comunicate e pubblicate in forma aggregata, cioè senza citare i singoli.


dal sito : FORUM PA 2011

Libero.it condannato per i video di Mediaset

Libero.it condannato per i video di Mediaset

Dopo YouTube, RTI riesce a far condannare anche il portale nostrano. Che non riesce a far valere i suoi diritti da service provider. In Italia tutti responsabili dei video altrui?
Libero.it condannato per i video di MediasetRoma - Il Tribunale di Milano ha condannato per violazione di diritto d'autore Italia on line (IOL) SRL (ai più nota come Libero.it), chiamata sul banco degli imputati da Reti Televisive Italiane (RTI), azienda in rappresentanza del gruppo Mediaset che ha reso nota la nuova sentenza favorevole con un comunicato.

IOL, provider confluito in Wind e ora scorporato dal gruppo Vimpelcom ma rimasto di proprietà Sawiris, in quando titolare del Portale IOL che consente la condivisione di contenuti audio/video inviati dagli utenti, è ritenuta responsabile dell'illecita presenza su questa piattaforma di almeno un migliaio di filmati di proprietà del ricorrente RTI, relativi alle trasmissione televisive Grande Fratello, Cesaroni e Amici.

La colpa di IOL si sarebbe concretizzata, in particolare, con l'introduzione di link pubblicitari (e quindi remunerati) nelle pagine contenenti i filmati in violazione della proprietà intellettuale della convenuta e nel momento in cui, in seguito alle diffide di RTI, non ha preso alcuna iniziativa per rimuovere i contenuti denunciati: in questo modo, si legge nella sentenza, "sarebbe stata dolosamente inadempiente agli obblighi di diligenza su di essa incombenti pur avendo avuto contezza del contenuto illecito di materiali inviati da utenti".
Per questo non potrebbe godere del principio di non responsabilità in qualità di mero Service Provider, che si limita alla mancanza di obblighi di controlli preventivi sui contenuti.

In realtà, peraltro, IOL si difendeva affermando che pur avendo previsto un sistema ad hoc di notifica, RTI si sarebbe limitata ad una "generica diffida" in base alla quale sarebbe stato "impossibile identificare gli specifici filmati contestati in ragione dell'enorme numero di video inviati quotidianamente dagli utenti". Tutte le domande ed eccezioni sollevate dalla difesa, tuttavia, sono state respinte.

La sentenza prescrive l'interruzione delle pratiche trovate in violazione, la rimozione dai server e la conseguente disabilitazione dell'accesso di tutti i file audiovisivi riproducenti le trasmissioni televisive di RTI, e prevede una penale di "250 euro per ogni video e per ogni giorni di illecito". La causa proseguirà per la quantificazione dei danni dovuti al gruppo televisivo, che chiede 100 milioni di euro.

Mediaset ha dichiarato che ''tale decisione, ribadendo un fondamentale principio di diritto, contribuisce a rafforzare la tutela di tutti gli editori che investono nella produzione di contenuti originali e negli autori che li generano'' e "consolida la giurisprudenza inaugurata dal tribunale di Roma nei confronti di Google/Youtube" in particolare nel momento in cui stabilisce la "diretta responsabilità dei provider in caso di diffusione non autorizzata di contenuti protetti da copyright".

Mediaset, infatti, aveva già ottenuto una vittoria importante in Italia nei confronti di YouTube nel 2008, mentre la sua succursale spagnola Telecinco non si è vista dare ragione da un giudice di Madrid.

Claudio Tamburrino


FONTE:

Claudio Tamburrino
giovedì 16 giugno 2011



15 LUGLIO 2011

Siamo tutti drogati e nessuno lo dice

di Marcello Pamio -
E’ risaputo che le droghe pervadono tutta la nostra società e il loro abuso è dilagante. Le autorità dovrebbero vigilare sulla salute pubblica e invece non solo si girano dall’altra parte incuranti del problema, ma ci speculano sopra guadagnando cifre da capogiro. Ma di cosa stiamo parlando? Questo non è il classico articolo sulle droghe tradizionali: cocaina, eroina, hashish, marijuana, ecc., ma sulle droghe che inconsapevolmente assumiamo ogni giorno, tutti quanti, che ci piaccia o non ci piaccia! Se pensate che il fenomeno non vi tocchi, leggete con molta attenzione! Le droghe affascinano perché alterano la nostra percezione, la capacità di vedere e sperimentare il mondo. Vi sono vari modi per ottenere più o meno lo stesso effetto: cantare, ballare, digiunare, ridere, meditare, leggere, fantasticare, ecc. Ma la droga è certamente molto più rapida, veloce e…proibita. Dall’alba dei tempi l’uomo cerca e sperimenta sostanze psicotrope con le motivazioni più variegate, eccone qualcuna: - Espandere la propria coscienza per vedere il mondo con occhi diversi; - Pratiche di tipo religioso: la marijuana e molte piante allucinogene vengono usate in India e da altre popolazioni indigene; - Per curare malattie: oppio, cocaina, morfina marijuana e alcol sono stati i pilastri della medicina ottocentesca e venivano usati per qualunque cosa, dai dolori mestruali all’epilessia. Alla fine dell’Ottocento la cocaina veniva pubblicizzata come medicina miracolosa mentre il vino alla coca fu il farmaco più prescritto in assoluto; - Stimolare la creatività: Charles Baudelaire usava hashish e oppio, il collega Alexandre Dumas si univa a lui negli esperimenti con l’hashish. Lo scrittore americano Edgar Allan Poe faceva uso di oppiacei e parte della sua bizzarria descrittiva, derivava proprio da esperienze con la droga. I primi scritti di Sigmund Freud furono ispirati dalla cocaina, e lui stesso ne incoraggiò il consumo; - Fuggire dalla noia, disperazione e migliorare l’interazione sociale; - Fuggire dal mondo e dai problemi quotidiani, isolandosi artificialmente. - ... DROGHE ENDOGENE  Il corpo umano, soprattutto nel cervello e in certe ghiandole, produce potenti sostanze chimiche che hanno effetto sull’umore, pensieri e azioni: le endorfine. Le endorfine sono sostanze stupefacenti che causano molti effetti tipici degli oppiacei, tra cui euforia, stato di benessere e riduzione del dolore. L’essere umano oltre a queste droghe oppiacee, genera anche i propri stimolanti (adrenalina o noradrenalina) e i propri sedativi (serotonina e GABA), questi ultimi in grado di rallentare la trasmissione nel sistema nervoso centrale (SNC). Probabilmente siamo anche in grado di produrre i propri psichedelici, come per esempio la D.M.T. (dimetiltriptamina), poiché è stato dimostrato che la ghiandola pineale, secerne ormoni con una struttura molecolare molto simile. In pratica, non ci facciamo mancare nulla: eccitanti, stimolanti, psichedelici e sedativi! Adesso, dopo questa certamente incompleta introduzione, osserviamo da vicino le droghe che tutti noi usiamo inconsapevolmente ogni giorno. Droghe che agendo nel cervello possono avere degli effetti dirompenti sul comportamento e sul nostro modo di pensare. STIMOLANTI La famiglia degli stimolanti, lo dice il nome stesso: stimolano, fanno sentire più vigili ed energici, eccitano in pratica il SNC. I nervi comunicano tra loro mediante impulsi elettrochimici. Un impulso è una vera e propria scarica elettrica che si muove velocissima lungo la fibra di un neurone. Tale fibra può terminare in un muscolo, una ghiandola o in un altro neurone, ma c’è sempre un minuscolo spazio tra la fine della fibra nervosa e la cellula seguente. Per riempire questo spazio, la fibra rilascia piccole quantità di sostanze chimiche (neurotrasmettitori) che influiscono nella cellula che segue. Alcuni neurotrasmettitori sono forti stimolanti, che inducono le cellule muscolari a contrarsi, le ghiandole a secernere e altri neuroni a rilasciare scariche elettriche. Il più comune neurotrasmettitore stimolante è la noradrenalina o norepinefrina. In pratica gli stimolanti agiscono così: fanno rilasciare alle fibre la noradrenalina oppure altri neurotrasmettitori che eccitano il sistema. Pertanto l’effetto stimolante che percepiamo nel corpo è il semplice risultato dell’energia chimica del corpo che va ad agire nel sistema nervoso. Lo stimolante induce l’organismo a consumare questa energia prima e in maggiore quantità rispetto alla norma. Questo è il motivo per cui dopo l’effetto stimolante (illusorio e apparente), si è molto più stanchi e scarichi di prima e servono altri stimolanti per tirarsi su, in un circolo vizioso perverso e deleterio! Zucchero Mentre il nostro corredo genetico si è sviluppato in un contesto nutrizionale in cui si consumava (nel Paleolitico) procapite solo 2 kg all’anno sottoforma di miele, siamo passati a 5 kg di zucchero nel 1830 per giungere a 70 kg alla fine del secolo scorso! Lo zucchero bianco è una sostanza innaturale tra le più tossiche in commercio. Basta sapere che viene prodotto con latte di calce (che provoca la distruzione di tutte le sostanze organiche utili: proteine, enzimi, sali, ecc.), poi trattato con acido solforoso per eliminare il colore scuro, poi subisce altri processi, dove viene filtrato, decolorato, centrifugato, per venire alla fine colorato con blu oltremare e blu idantrene (proveniente dal catrame, quindi cancerogeno). La polvere bianca che si ottiene è sterile, completamente morta e dentro il nostro corpo per essere assimilata e digerita, sottrae vitamine e minerali (calcio da ossa e denti: osteoporosi e carie) per ricostruire almeno in parte quell’armonia di elementi distrutti dalla raffinazione. Questo processo acidifica il terreno biologico. Una recente ricerca condotta da Bart Hoebel del Princeton Neuroscience Institute, ha scoperto che lo zucchero crea una vera e propria dipendenza e sintomi di astinenza simili a quelli provocati da altre droghe. Nel cervello, quando si assume zucchero, avvengono dei cambiamenti neurochimici che fanno aumentare la dopamina, e questa è la ragione per cui quando si viene privati improvvisamente della dose zuccherina giornaliera, si genera una vera e propria crisi di astinenza. Prima crea una stimolazione e poi c’è la fase depressiva che crea stati di irritabilità. Questo è causato dal rapidissimo assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la glicemia, e costringe il pancreas a secernere insulina. Tale ormone fa scendere bruscamente la glicemia (malessere, sudorazione, irritabilità, debolezza) con bisogno di mangiare ancora zuccheri per sentirsi meglio. Ma non finisce qua. Il biologo tedesco Otto Heinrich Warburg è stato insignito il Premio Nobel per la medicina per aver scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran parte dal loro consumo di glucosio (forma che assume lo zucchero una volta digerito, metabolizzato). Ingerendo infatti zucchero o farine raffinate (pasta, pane, biscotti, grissini, ecc.), si alza il tasso di glucosio (aumenta la glicemia) nel sangue e l’organismo libera oltre all’insulina, come abbiamo visto, l’I.G.F. una molecola con proprietà che stimolano la crescita cellulare. In parole povere lo zucchero è la benzina dei tumori. Caffè  La caffeina è lo stimolante naturale più diffuso e si trova in molte piante. Il caffè sarebbe stato scoperto dai nomadi etiopi che avevano notato come i propri animali domestici diventavano più vivaci dopo aver mangiato il frutto degli alberi del caffè. Quando provarono a mangiarne i semi, diventarono tutti più briosi, ma alla fine, impararono a ricavare una bevanda dai semi tostati. All’epoca però il caffè veniva usato solo nelle cerimonie e riti religiosi. Si incontravano una notte alla settimana, bevevano grandi quantità di caffè e rimanevano svegli a pregare e salmodiare. Il caffè è un forte stimolante: irrita le mucose dello stomaco e vescica (che secernono poi muco per difendersi), procura cattive digestioni gastrointestinali e impedisce una corretta assimilazione dei principi nutrizionali. E’ uno dei principali distruttori di batteri acidofili nell’intestino, con tutte le conseguenze del caso, e nemico numero uno per reni e fegato. Negli Stati Uniti, dove se ne consumano grandi quantità non è un caso che le marche di antiacidi è pari a quello delle marche del caffè. Nella nostra società la dipendenza dal caffè è fortissima: molti consumatori non riescono a pensare con chiarezza al mattino e nemmeno andare in bagno senza la dose quotidiana. Soffrono veri e propri sintomi di astinenza se smettono di prenderlo. La reazione di astinenza comincia 24-36 ore dopo l’ultimo caffè, e i sintomi sono mal di testa, nausea, irritabilità, apatia e vomito. Per fortuna i sintomi durano da 36 a 72 ore, ma scompaiono rapidamente. Johann Sebastian Bach ne era assuefatto, non a caso magnificò la bevanda con la “Cantata del caffè”. Lo scrittore francese Honoré de Balzac, non riusciva a lavorare senza bere una specie di brodaglia densa che gli procurava dolori e crampi allo stomaco. Thè Il thé non è irritante quanto il caffè ma è sempre un potente stimolante. Il suo principio attivo si chiama teofillina, e tra gli effetti nell’organismo, quando lo si beve in quantità, vi è nervosismo, agitazione e insonnia. Essendo un eccitante, vale la stessa cosa appena vista per il caffè. Cola La cola è un seme o noce dell’albero della cola che contiene caffeina. Il loro gusto è molto amaro, ed è per questo che in commercio la cola viene addizionata di zucchero. La deleteria combinazione zucchero/caffeina, nelle bibite analcoliche gassate, è particolarmente capace di dare assuefazione e questo i produttori lo sanno molto bene. I genitori per tanto dovrebbero sapere che tali bibite sono droghe velenose capaci di influire sulla salute fisica e lo stato d’animo. Guaranà Il guaranà è ricavato dai semi di un arbusto della giungla brasiliana. Contiene più caffeina del caffè e viene usata per produrre bevande gassate oppure integratori stimolanti. Mate In Argentina la bibita alla caffeina più diffusa è il Mate, ricavato dalle foglie dell’ilice. Cioccolato Una delle più note fonti di caffeina è il cioccolato, anch’esso ricavato dai semi di un albero. Il cioccolato contiene molto grasso ed è così amaro che deve essere mescolato con tanto zucchero per renderlo gradevole al palato. Oltre alla caffeina, contiene teobromina (alcaloide), sostanza affine e con effetti eccitanti analoghi. Vale lo stesso discorso per il caffè con l’aggravante che il cioccolato ha un altro alcaloide e viene zuccherato. Tabacco  Il tabacco è una delle piante stimolanti più potenti che si conoscano e la nicotina, il suo principio attivo, una delle droghe più tossiche in assoluto. Un normale sigaro contiene una quantità di nicotina sufficiente a uccidere parecchie persone (il tabacco che brucia ne distrugge gran parte). La nicotina è talmente forte e pericolosa che l’organismo umano sviluppa rapidamente una certa tolleranza per proteggersi. Sotto forma di sigarette, il tabacco è una delle droghe che in assoluto provoca più assuefazione: è pari al crack! Sembra incredibile, ma è più difficile liberarsi dell’abitudine di fumare sigarette che smettere di assumere eroina o alcol. Inalato a fondo, il fumo porta nicotina concentrata ai centri vitale cerebrali in pochi secondi, più velocemente di quanto impieghi l’eroina iniettata. Questo spiega perché fumare provoca un’assuefazione così rapida. Per tutto il Novecento le autorità incoraggiavano l’uso di questa droga, con il pretesto che favoriva la concentrazione e il rilassamento. Negli anni Cinquanta non era strano vedere i medici pubblicizzare particolari marche capaci di dare “sollievo alla gola”. Verso la fine del secolo scorso, la posizione della società cambiò nei riguardi del tabacco. Oggi, nonostante siano risaputi tutti i pericoli, i governi del mondo, dal commercio di questa droga tremenda ci guadagnano moltissimi miliardi ogni anno, addirittura quello degli Stati Uniti sostiene l’industria del tabacco con fondi pubblici! Latticini  Dentro di noi sono attive delle droghe derivate dall'oppio e l'eroina: le endorfine! Nel 1979 venne isolata nel latte vaccino una sostanza oppioide: la ß caseomorfina prodotta dalla lisi della ß-caseina del latte. Successivamente sono state determinate anche altre caseomorfine, tutte peptidi costituiti da sette aminoacidi. Alcune caseomorfine di origine bovina hanno un'azione analgesica superiore a quella della stessa morfina. Le caseomorfine provenienti dal latte di vacca sono più attive di quelle provenienti dal latte umano. Negli idrolisati del glutine, proteina presente in alcuni cereali, sono presenti le exorfine (o gliadorfine), peptidi con azione simile a quella degli oppioidi. Si ritiene che le endorfine alimentari possono agire in individui suscettibili direttamente od indirettamente a livello cerebrale causando od incrementando sintomi psichici preesistenti. E’ noto che i neurotrasmettitori vengono sintetizzati dalle cellule nervose in modo dipendente dalla composizione del sangue e quindi dell' alimentazione. (1) Il neurotrasmettitore serotonina, deriva dall'aminoacido triptofano (contenuto soprattutto nelle proteine di origine animale). La conversione del triptofano è la seguente: Triptofano --> 5-idrossitriptofano --> Serotonina --> Melatonina La serotonina è anche il precursore della melatonina, ormone prodotto dall’epifisi con funzioni di regolazione dei ritmi sonno veglia. Un eccesso di melatonina provoca sonnolenza e depressione psico-fisica! Quindi le conseguenze di una dieta ricca di triptofano può indurre depressione negli esseri umani sani. (2) Cereali  Nell’uomo vi è una insufficiente produzione dell’enzima Dipeptidilpeptidiasi-IV (DPP-IV) che serve a digerire la proteina dei cereali (glutine) e quella dei latticini (caseina), per cui si formano molecole dette exorfine, che se assorbite dalla mucosa intestinale hanno un effetto endorfino simile. L’enzima DPP-IV degrada solo alcuni peptidi e viene neutralizzato da metalli pesanti come il mercurio, organofosfati, cadmio, fluoro (dentifrici e acqua), piombo e zinco. Questa carenza enzimatica porta all’incompleta digestione delle proteine (Caseina, Glutine) con formazione di “peptidi anomali” che producono: - Nel sangue una risposta anormale del sistema immunitario. Questi peptidi però sono molto simili alla mucosa dell’intestino, per cui scatenano malattie autoimmuni. - Attraversando la mucosa vanno ad occupare i siti recettoriali propri delle endorfine. La loro sequenza aminoacidica (gluteomorfina e caseomorfina) è simile a quella degli oppiacei e possono aumentare la soglia del dolore, alterare comportamento e percezione… I cereali appartengono alla famiglia delle Graminacee e sono: Riso, Mais, Miglio, Grano, Orzo, Segale, Spelta, Kamut, Avena, Farro e Triticale. I cereali con glutine un po' meno colloso: Farro, Kamut, Grano duro antico (tipo Senatore Cappelli). I cereali totalmente privi di glutine sono: Riso, Mais, Miglio. Altre fonti di carboidrati privi di glutine: Tapioca, Grano Saraceno, Quinoa, Amaranto, Dattero. In grassetto i cereali e/o carboidrati da preferire. SEDATIVI A differenza degli stimolanti, i sedativi sono sostanze che abbassano il livello di energia del sistema nervoso, riducendo la sensibilità alla stimolazione esterna e a dosi elevate inducono il sonno Alcol  L’alcol è la sostanza psicotropa più diffusa al mondo e utilizzata ogni giorno da milioni di persone. Forse è anche la più antica droga nota all’essere umano. Una volta entrato nell’organismo, l’alcol viene assorbito con grande rapidità dall’apparato digerente, entra nel flusso sanguigno e raggiunge il cervello, dove influenza stati d’animo e comportamenti. L’organismo deve lavorare duramente per eliminare l’alcol: ne brucia una parte come combustibile (fegato) e ne espelle una immutata sotto forma di respiro (polmoni) e urine (reni). Quindi i principali organi emuntori del corpo vengono sfibrati per espellere l’alcol, ma quello che ne risente di più è il fegato che a lungo andare diventa sempre più gonfio e pieno di grasso (steatosi), perdendo molte delle sue funzioni metaboliche importantissime. Il senso di calore prodotto dall’alcol è ingannevole: è dovuto all’aumento del flusso sanguigno verso la pelle e questo permette al calore di disperdersi nell’aria, raffreddando pericolosamente il corpo. L’alcol, tra le altre cose, è un fortissimo diuretico: aumenta la quantità di urina, e questo è un segnale inequivocabile che si stanno sforzando le reni per espellere il veleno, facendo perdere acqua al corpo e sfibrando tali organi fondamentali. Grandi bevute possono provocare forti disidratazioni dei tessuti. Fuori da ogni discussione che l’alcol sia la più tossica delle droghe esaminate, pur tuttavia, è la nostra stessa società ad aver fatto dell’alcol la propria droga di prima scelta, grazie anche al fatto che i governi, come nel caso del tabacco, ci guadagnano cifre spropositate. Nessuno ha interesse ad educare le persone del pericolo di questi veleni tossici e pericolosi. DELIRANTI Il delirio è uno stato di disturbo mentale caratterizzato da confusione e disorientamento. Dosi eccessive della maggior parte delle sostanze psicotrope danno luogo a delirio in quanto tossiche per il cervello. Solinacee  La famiglia delle piante solanacee comprende alcuni prodotti naturali molto diffusi: pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane e patate. Ne fanno parte anche piante tossiche come il tabacco, e alcune piante magico-velenose come il giusquiamo, mandragola, stramonio e belladonna. Le solanacee hanno un aspetto spaventoso: sono piante rigogliose, pelose con odori strani e fiori molto singolari. Tutte le parti di queste piante contengono scopolamina, una droga che provoca delirio e che è fortemente velenosa. La concentrazione più alta è nei semi, mentre le radici ne hanno meno, per cui sono le più sicure da consumare. Comunque sia, radici, semi, foglie e fiori possono essere mangiati, fumati, messi in infusione per ricavarne delle tisane allucinogene. Gli effetti mentali indotti sono: irrequietezza, disorientamento e delirio, comprese allucinazioni anche intense e vivide. La capacità della scopolamina di scollegare, chi le assume, dalla realtà ordinaria, spiega la loro diffusione in alcuni ambienti poco raccomandabili… La farmacologia utilizza ancora oggi la scopolamina come farmaco: è venduta come sonnifero da banco o sottoforma di compresse per il raffreddore e allergie, per asciugare il naso che cola. Attenzione con questo non si vuole affermare che è pericoloso mangiare patate o pomodori o melanzane! Questi frutti della terra, se mangiati nelle corrette combinazioni e sequenze apportano principi nutrizionali importanti. Le patate, in particolar modo (gli amidi più veloci da digerire), andrebbero cotte al forno con la buccia e mangiate da sole assieme a verdure crude. Si sconsiglia il loro abbinamento con cereali e/o proteine animali! Noce moscata  La noce moscata è il seme, ricoperto da un involucro esterno detto macis, di una pianta tropicale. Contiene una droga detta miristicina che nell’organismo può essere trasformata in uno degli allucinogeni analoghi alle anfetamine. Sia la noce moscata sia il macis, sono infatti utilizzati da tempo come sostanze psicotrope. FARMACI DA BANCO Dopo aver elencato le sostanze chimiche naturali, contenute in alcuni alimenti e/o piante, che vanno ad interagire con il SNC, è doveroso aggiungere un capitolo sui farmaci da banco. Moltissimi prodotti in vendita, considerati innocui anche dagli stessi medici prescriventi, e usati da milioni di persone ogni giorno per svariati problemi di salute, interagiscono pericolosamente con il nostro SNC. Sono informazioni utili da sapere, per evitare gratuiti squilibri mentali, soprattutto nel caso di bambini. Antistaminici Le allergie sono in costante aumento nella nostra società e non a caso gli antistaminici sono tra i farmaci più consumati in assoluto. Quello che però c’interessa è che stranamente il nostro SNC è molto sensibile a questi farmaci. Alcune reazioni allergiche sono mediate da una sostanza endogena, cioè prodotta dal corpo, ce si chiama istamina. I farmaci, nel tentativo di eliminare i sintomi delle allergie, bloccano l’azione della istamina, cioè bloccano il lavoro importante che sta compiendo la Natura. Ecco perché con gli antistaminici non si curerà mai nessuna allergia! In compenso, gli antistaminici provocano delle profonde alterazioni dello stato d’animo, rendono depressi, acidi, apatici e incapaci di ragionare in modo chiaro. Offuscano il pensiero. Sono sostanze psicotrope! Questo è il motivo per cui alcuni antistaminici, come per esempio la Piribenzamina, vengono utilizzati da tossicodipendenti per sballarsi. Viene venduto anche il Nopron, detto “sciroppo della mamma manager”, e dato da pediatri inconsapevoli per far dormire bambini piccolissimi. L’uso di questa droga (ipnotico) è molto diffusa nei bambini piccoli che piangono di notte e/o che piangono dopo, per esempio, la poppata di latte vaccino. Il latte vaccino è una delle sostanze più intolleranti che esistano, e i piccini, spesso e volentieri, piangono proprio per l’azione tossica che ha a livello intestinale. Noi adulti cosa facciamo? Li droghiamo con un ipnotico, con tutti le conseguenze e i danni che possiamo solo lontanamente immaginare. Cortisonici, corticosteroidi  Le ghiandole surrenali, oltre all’adrenalina scernono dei corticosteroidi (cortisone e affini). Sono universalmente usati per ridurre le infiammazioni, le reazioni allergiche e le eruzioni cutanee. Come ogni farmaco, anche i cortisonici, anche a dosi modeste, possono sconvolgere in modo drastico l’equilibrio chimico dell’organismo e dare luogo a tossicità, fino al decesso. Arrestano la produzione da parte del corpo di steroidi naturali, e le conseguenze possono essere: aumento di suscettibilità, stress e infezione. Questi farmaci, inoltre, possono dar luogo a euforia estrema, simile alla psicosi maniaco-depressiva, e un loro uso prolungato può trasformare tale euforia in profonda depressione. Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui e fare venire manie suicide. Sciroppi per la tosse  Alcuni sciroppi per la tosse non contengono alcuna sostanza psicotropa, altri invece noti sedativi come alcol e cloroformio, stimolanti come pseudoefedrina, antistaminici o derivati oppiacei. Il principale sedativo da banco per la tosse contiene destrometorfano, un parente della codeina che calma il nucleo della tosse, senza andare a curare l’origine della stessa. I consumatori drogati, ne assumono grandi quantità per ottenere uno stato da zombie chiamato dexing o robotripping. Broncodilatatori  Sono farmaci che aprono le vie aeree nell’apparato respiratorio e agiscono stimolando il sistema nervoso simpatico, che regola le pareti muscolari dei tubi bronchiali. La conseguenza, oltre all’effetto voluto, è che provocano eccitazione, irrequietezza, ansia e insonnia. Creano molta dipendenza, quando l’effetto di una dose svanisce, la costrizione bronchiale aumenta rendendo necessarie altre dosi, e via così in un circolo deleterio. Uno dei farmaci più ampiamente prescritto, la teofillina, viene tenuto sotto attento esame come possibile causa di comportamenti violenti e singolari. La teofillina è il principio attivo del thé ed è un parente stretto della caffeina. Decongestionali nasali  Uno degli effetti degli stimolanti è quello di contrarre i vasi sanguigni nel naso e nei seni. Tale costrizione restringe i tessuti, consentendo all’aria di passare meglio. Tale effetto è ovviamente momentaneo, e quando svanisce viene seguito da una reazione opposta detta “rimbalzo”, nella quale i seni sono più chiusi di prima. Il meccanismo di forte dipendenza dipende dalla natura temporanea del sollievo che danno, se si continua ad usarli per far fronte al “ribalzo” che segue alla dose iniziale, in breve non si riuscirà più a respirare senza. Nel mercato sono disponibili forme decongestionanti orali contenenti la pseudoefedrina, parente stretto della efedrina stimolante.
 LEGGI DELLA VITA Esistono alcune leggi immutabili in Natura che scandiscono la nostra esistenza. Nel nostro caso due sono le Leggi che interessano. La “Legge della Forza”, afferma che tutta “la Forza usata, e quindi consumata, in ogni azione vitale o medica, è la Forza Vitale, e cioè, quella che proviene dall’interno dell’organismo e non dall’esterno”. La “Legge del Doppio Effetto”, afferma invece che “l’effetto secondario sull’organismo vivente di qualsiasi atto, abitudine, indulgenza o agente, è l’esatto contrario del primo effetto”. Cosa significano queste fondamentali Leggi? Da una parte si stabilisce che è la Forza Vitale organica ad agire e produrre l’Azione, dall’altra che l’effetto secondario di ogni sostanza è contrario al primo. Quindi quando assumiamo sostanze tossiche-velenose come caffè, thè, cioccolata, zucchero o altre droghe come fumo o farmaci, l’effetto immediato è l’eccitazione del sistema. Questa eccitazione però non è dovuta alla droga in sé (caffeina, nicotina, teofillina, teobromina, ecc.), ma all’Energia o Forza Vitale che viene sequestrata dal corpo per espellere la tossina velenosa. Dopodiché si manifesta l’effetto secondario che è esattamente contrario: tutto il sistema prima eccitato, energico, si svuota e scarica. A lungo andare, questo assurdo modus vivendi antinaturale, debilita fisicamente e psichicamente l’uomo di energia vitale. Siamo drogati e non lo sappiamo All’appello mancano moltissime altre sostanze con effetti diretti sul SNC, ma certamente il materiale trattato è sufficiente per affermare che oggi una persona “normale”, con uno stile di vita “normale”, è un drogato! Ricordiamo che l’abuso di droga non è il consumo di una sostanza non accettata o illegale: drogarsi significa assumere qualunque sostanza che danneggia la salute fisica e/o mentale. Far crescere bambini con alimenti putrefattivi come le proteine animali, alimenti mortiferi come bevande gassate e alcoliche (eccito-deprimenti), zuccheri e cereali raffinati (eccito-deprimenti), caffè, thé (eccito-deprimenti), significa sviluppare adulti corrotti, drogati, dipendenti e soprattutto privi di energia vitale. Quindi predisposti alle malattie e al controllo mentale! Tutto questo ovviamente fa comodo al Sistema, a cui non dispiace aver a che fare con persone non libere e manipolabili. Quindi non dobbiamo scandalizzarci se oggi i giovani abusano di alcol o altre sostanze deleterie per il corpo e la mente: noi adulti li abbiamo svezzati e fatti crescere con droghe non meno tossiche e pericolose per la salute! Tratto dai seguenti libri: - “Dal cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente”, Andrew Weil e Winifred Rosen, ed. Arcana - “Anti-cancro: prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali”, David Servan-Schreiber, ed. Sperling & Kupfer - “Il Sistema Igienistico”, Herbert Shelton, ed. Manca
( dal sito: DISINFORMAZIONE.IT )

giugno 2011 

Il Sole e la corona di spine

corona di spine


Sole


RIFLETTIAMO
laura, maggio 2011

L'OMBRELLO di Pino D'Angiò

Il bel  moretto che cantava CHE IDEA...
è diventato un poeta dalla voce sempre più carismatica.
Vi consiglio l'attenta visione ( e ascolto! ) di questo video:
 

I ROBINSON SONO TORNATI




I ROBINSON andavano forte negli anni 80. Ma se prima li vedevo con piacere, adesso stanno diventando quasi una droga: è possibile rivederli tutte le sere su "K2" a partire dalle ore 23,00. Mandano in onda più episodi, ( è bene ricordare che non vanno "a puntate" e quindi non devono necessariamente essere "seguiti tutti" )  uno dopo l'altro e la cosa piacevole è che si possono vedere episodi in cui tutti erano "più giovani" e altri più recenti.

LA SIGLIA ANNI 80



Nei primi episodi non c'era, che io ricordi, questa bambina ( anche se la figlia più piccola della famiglia Robinson è assolutamente una forza!); questo "nuovo uragano" è la figlia adottiva della bella Denise, osservatela perchè recita in una maniera incredibile.

laura, aprile 2011

REINCARNAZIONE: da Virgilio a Fellini

VIRGILIO . poeta latino (70-19 a.C) «Tutte queste anime, trascorsi mille anni, un Dio le chiama in folta schiera sulle acque del Lete... Così che, smemorate della trascorsa vita, tornino a visitare i regni della Terra, sotto la volta del cielo, desiderose di avere un corpo vivente». OVIDIO, poeta latino (43 a. C.-17 d. C ) «... La cosiddetta morte è solo il rivestirsi di una cosa vecchia in nuova forma e abito... È lo spirito disincarnato vola qua e là... gettato da una dimora all'altra. L'anima è sempre la stessa, solo la forma è perduta».



EMPEDOCLE, filosofo e statista greco (circa 490-430 a. C.) «Io una volta fui ragazzo e ragazza, cespuglio e uccello, e muto pesce nelle onde. La Natura cambia tutte le cose, avvolgendo le anime in strane tuniche di carne. Le più degne dimore per le anime degli uomini». CICERONE, scrittore, oratore e politico romano (106 43 a. C) «Altra possente prova che gli uomini conoscono molte cose prima della nascita è la loro capacità, nella tenera infanzia, di afferrare fatti innumerevoli con una rapidità che dimostra come essi non ricevano questi fatti dentro di loro per la prima volta, ma li ricordino e li richiamino alla mente».



PLATONE, filosofo greco (427-347 a.C) «O giovane... sappi che se divieni peggiore andrai in un'anima peggiore, e in un'anima migliore se migliorerai, e in ogni successione di vita e di morte farai e soffrirai ciò che il simile ha del simile. Questa è la giustizia celeste...».



PLOTINO, filosofo neoplatonico (205-270 d. C.) «Quando avviene l'uccisione di un personaggio in un dramma, l'attore cambia il suo trucco ed entra in una nuova parte. Naturalmente l'attore non è stato veramente ucciso; ma, se morire è solo cambiare corpo come l'attore cambia costume, o anche uscire dal corpo come l'attore esce dalla scena quando non ha più nulla da dire o da fare, cosa c'è di tanto pauroso in questa trasformazione degli esseri viventi l'uno nell'altro? Le uccisioni, la morte... tutto deve apparirci come lo spettacolo del cambiamento delle scene a teatro... [Sul palcoscenico] ogni uomo ha il suo posto, un posto che si conviene al giusto come al malvagio: ...là parla e agisce, nella bestemmia e nel delitto come in ogni forma di bontà; perché gli attori portano in questa commedia quello che erano prima che la commedia fosse messa in scena...».



GIORDANO BRUNO, filosofo, poeta e commediografo italiano (1548-1600) «Io ho ritenuto e ritengo che le anime siano immortali... I Cattolici insegnano che non passano da un corpo in un altro, ma vanno in Paradiso, nel Purgatorio o nell'Inferno. Ma io ho ragionato profondamente e, parlando da filosofo, poiché l'anima non si trova senza corpo e tuttavia non è corpo, può essere in un corpo o in un altro, o passare da un corpo all'altro. Questo, se anche può non esser vero, è almeno verosimile, secondo l'opinione di Pitagora...».



PARACELSO, medico e alchimista svizzero (1493-1541) «...Ogni essere umano ha le sue proprie tendenze: queste tendenze appartengono al suo spirito e indicano il suo stato in cui esisteva prima di nascere... Distrutto questo corpo, se ne crea un altro con proprietà simili o superiori».



BENJAMIN FRANKLIN, statista, scienziato e filosofo americano (1706-1790) «Quando vedo che niente si annulla e nemmeno una goccia d'acqua va distrutta, non posso sospettare l'annichilamento delle anime, né credere che Dio voglia sopportare la distruzione giornaliera di menti già fatte, che adesso esistono, e darsi la continua pena di farne delle nuove. Così, trovandomi a esistere nel mondo, credo che, in una forma o nell'altra, esisterò sempre... Non faccio obiezioni a una nuova edizione di me stesso, sperando tuttavia che gli errata dell'ultima edizione possano essere corretti».



VOLTAIRE, filosofo e scrittore francese (1694-1778) «La dottrina della metempsicosi non è, soprattutto, né assurda né inutile... Non è più sorprendente essere nati due volte che una sola; tutto in natura è risurrezione».



GOTTHOLD EPHRAIM LESSING, scrittore e filosofo tedesco (1729-1781) «...Perché non dovrei tornare su questa terra tutte le volte che sia in grado di acquistare nuova conoscenza e nuovo potere? Raggiungo forse, in un solo soggiorno, tante cose da rendere inutile il mio ritorno? No certo!... O forse perderei troppo tempo? Perdere tempo! Che bisogno ho di affrettarmi? Non possiedo forse tutta l'eternità?».



GEORGE W.F.HEGEL, filosofo tedesco (1770-1831) «Lo spirito, consumando l'involucro della sua esistenza, non passa semplicemente entro un altro involucro, né risorge ringiovanito dalle ceneri della sua precedente forma; ne esce esaltato, glorificato, come spirito più puro... La vita dello spirito sempre presente è un circolo di progressive incarnazioni che, viste sotto un altro aspetto, appaiono passate».



FRIEDRICH VON SCHLEGEL, filosofo tedesco (1772-1829) «...L'uomo, quale è adesso, è troppo imperfetto, troppo materiale per pretendere quel più alto tipo di immortalità. Egli deve ancora entrare in forme e sviluppi terreni, sebbene più raffinati e trasfigurati, prima di poter direttamente partecipare alla gloria eterna del divino mondo della luce... L'idea della metempsicosi, accolta dal misticismo, è notevole in se stessa per la sua antichità... Essa non permette che l'anima passi alla piena libertà prima di essersi incarnata in molti corpi».




HONORÉ DE BALZAC, romanziere francese (1799-1850) «Un'intera vita è necessaria per ottenere le virtù che annullino gli errori della vita precedente. Le virtù che acquistiamo, sviluppandosi lentamente entro di noi, sono gli invisibili legami che collegano ogni nostra esistenza alle altre: esistenze che solo lo spirito ricorda, perché la materia non ha memoria per le cose spirituali».



 CHARLES FOURIER, filosofo ed economista francese (1772-1837) «... Nei periodi in cui è libera dal corpo umano, l'anima rivive immediatamente nella grande anima del mondo, di cui è parte integrante, e disdegna la vita presente, come al momento del risveglio noi cerchiamo di dimenticare o di ricordare un sogno a seconda che sia stato piacevole o spiacevole... Dopo un periodo trascorso nella grande anima, le anime vanno a dormire e rinascono sulla Terra in un nuovo corpo... Alcuni individui eccezionali... ricordano la loro passata esistenza».

  

 WALT WHITMAN,   poeta americano (1819-1892) «...E calcolando la vostra vita, siete il residuo di molte morti; certo, io stesso sono morto già diecimila volte...». «E guarderò ancora fra una o due ventine di secoli, e incontrerò il vero padrone di casa perfetto e illeso in ogni sua parte come me stesso...».

  

EDGAR ALLAN POE  , scrittore americano (1809-1849) «È ozioso dire che non sono vissuto in precedenza, che l'anima non ha avuto un'esistenza anteriore... Lo negate? Non discutiamo l'argomento. Convinto io stesso, non cerco di convincere».


CAMILLE FLAMMARION, astronomo francese (1842-1925) «Se l'anima sopravvive all'organismo fisico, essa esisteva prima di questo organismo; dietro di noi c'è la stessa eternità che si stende dinanzi a noi... Ognuno di noi entra in questo mondo con attitudini particolari, la cui origine non si trova nell'ereditarietà».



JOHANN WOLFGANG GOETHE, scrittore tedesco (1749 1832) «Sono certo che, come mi vedete, ho già vissuto cento volte, e spero anche di tornare ancora cento volte».

  

ARTHUR SCHOPENHAUER  , filosofo tedesco (1788-1860) «Se un asiatico mi domandasse la definizione dell'Europa, sarei obbligato a rispondere: è quella parte del mondo infestata dall'incredibile illusione che l'uomo sia stato creato dal nulla e che la sua nascita sia la sua prima venuta nella vita». «Le qualità innate che troviamo in un uomo e mancano in un altro non sono il grazioso regalo di qualche divinità sconosciuta, ma il frutto delle azioni personali di ogni uomo in un'altra vita».


IMMANUEL KANT, filosofo tedesco (1724-1804) «Se potessimo scorgere noi stessi e gli altri oggetti quali essi sono in realtà, ci vedremmo in un mondo di nature spirituali: la comunità alla quale apparteniamo, che non ha avuto inizio con la nostra nascita, né avrà fine con la morte del nostro corpo».



ALBERT EINSTEIN, fisico d'origine tedesca (1879-1955) «Il Buddhismo è l'insieme sistematico di idee che meglio si adatta all'uomo d'oggi, l'unica via per la conoscenza e l'autoconoscenza individuale».


ARTHUR CONAN DOYLE, romanziere inglese (1859-1930) «Quando ci si pone la domanda "dove eravamo prima di essere nati?", abbiamo una risposta precisa nel sistema del lento sviluppo per incarnazione, con lunghi intervalli di riposo dello spirito fra l'una e l'altra incarnazione...».



HERMANN HESSE, scrittore tedesco (1877-1962) «Sono già morto di tutte le morti, e devo ancora morire di tutte le morti... Ancora molte volte mi cercherete dalla morte alla nascita nella penosa via delle creazioni, sulla gloriosa via delle creazioni».


MOHANDAS K. GANDHI, uomo politico indiano (1869-1948) «Non posso pensare a una inimicizia permanente fra l'uomo e l'uomo e, credendo, come credo, nella teoria della rinascita, vivo nella speranza che, se non in questa nascita, in qualche altra potrò stringere tutta l'umanità in un amichevole abbraccio».


LEV TOLSTOJ, scrittore russo (1828-1910) «Le opere della vita precedente danno un orientamento alla vita attuale; questo è ciò che gli Indù chiamano karma». «I sogni della nostra esistenza presente sono l'ambiente in cui elaboriamo le impressioni, i pensieri, i sentimenti di una vita precedente...».


PAUL GAUGUIN, pittore francese (1848-1903) «L'anima, dimorando temporaneamente in un particolare organismo, vi sviluppa le sue qualità animali... e quando questo organismo finisce, l'anima, sopravvivendo, diviene un germe qualificato a salire di metamorfosi in metamorfosi verso una vita generale... salendo di gradino in gradino... come nella parabola della scala di Giacobbe, che saliva dalla terra al cielo... [Alla fine] tutti gli uomini diverranno dei Buddha».


KAHLIL GIBRAN, poeta libanese (1883-1931) «Brevi sono stati i miei giorni fra voi... ma, per quanto la morte possa nascondermi, ...io tornerò con la marea... Sappiate dunque che tornerò dal grande silenzio... Non dimenticate che sarò ancora tra voi... Una breve interruzione, un momento di riposo sul vento e un'altra donna mi porterà».
  


HENRY MILLER,   scrittore americano (1981-1980) «Prima di conoscere la teoria della reincarnazione, ero solito biasimare la mia famiglia, la società, mia moglie... Ora so con chiarezza che non devo biasimare nessun altro che me stesso. Adesso sono libero, nessun altro è responsabile».
  


HERMANN OBERTH  , ingegnere e fisico tedesco (1894-1989) «L'anima si serve del corpo per fare le sue esperienze, e l'insegnamento dura oltre la morte, nell'aldilà, valutando i ricordi della vita vissuta, così che in una vita successiva noi possiamo imparare più facilmente e meglio quello che in precedenza sapevamo in modo imperfetto».
  

ALBERTO BEVILACQUA  , scrittore e regista «La nuova fisica spiega la periodicità del rifarsi delle vite. Afferma che non esiste una sola resurrezione finale dell'energia, ma molteplici. È una teoria che si chiama tecnica delle resurrezioni successive, che coincide con alcune delle intuizioni fondamentali del Buddhismo e le avvalorano. E spiegano anche la reincarnazione».


SUSANNA TAMARO, scrittrice «Non a caso, nel mio romanzo 'Va dove ti porta il cuore' si parla di reincarnazione. Credo fermamente in questa dottrina. Senza che nessuno me ne parlasse, fin dall'infanzia ho avuto la netta sensazione d'essere già venuta su questa terra. Mi sentivo smarrita, mi chiedevo dove fosse la casa dov'ero cresciuta. Dicevo che il mio nome non era Susanna; se mi chiamavano, non rispondevo, mi facevo chiamare con un altro nome, un nome straniero. Col passar degli anni, quella lontana sensazione infantile è diventata lucida certezza. Ci ho riflettuto a lungo, ho letto libri, testimonianze. Uno psicanalista indiano mi ha spiegato che questi ricordi affiorano nei bambini che nella vita precedente sono morti prima del tempo, di morte violenta. È un'ipotesi che ritengo attendibile».


FEDERICO FELLINI, regista (1920- 1993) «So di aver avuto altre vite in passato. Nelle ultime sono stato un buffone, sì, un clown, di quelli che andavano nelle piazze a far ridere la gente. Come in questa vita del resto...». Mia MARTINI, cantante (1947-1995) «Molte mie paure, molti miei terrori li ho capiti e superati quando, attraverso vie esoteriche, ho scoperto d'aver vissuto una tragica esperienza di morte in una vita precedente».

laura, 2011